Quando ero piccolo sentivo spesso pronunciare l’espressione “mamma televisione”, forse perché i ragazzi della mia età passavano talmente tanto tempo davanti alla tv che l’elettrodomestico rischiava di sostituirsi agli insegnamenti di una madre. Se penso che guardavo Colpo Grosso, capisco molte cose di me, un’infanzia a base di “frutta” con preferenza verso l’ananas. Oggi, “mamma televisione”, si dire sente sempre meno, forse perché sarebbe da sostituire con “mamma google”? O forse “mamma Disney” e quindi…”mamma Marvel”. Insomma, ormai quando i supereroi arrivano al cinema, bisogna rispondere alla chiamata con la prontezza di chi si lancia sul buffet agli aperitivi. Dopo una cena proteica, tanto per avere l’illusione di seguire la stessa dieta di Cap, e dopo 30 minuti di interminabili pubblicità, inizia in una sala stranamente tranquilla Captain America: Il Soldato d’Inverno.
Dopo il lungo periodo in cui è rimasto imprigionato nel ghiaccio come un polaretto e dopo gli eventi di NY (The Avengers), il Capitano Rogers è tornato al passo coi tempi e continua ad essere un fedele galoppino dello S.H.I.E.L.D. La super organizzazione però sembra voler nascondere qualcosa e, quando anche Nick “bellosguardo” Fury scopre che ci sono informazioni a lui precluse, è chiaro che lo S.H.I.E.L.D. è pulito come l’MI6 di 007 Skyfall. Non passa molto tempo prima che gli attacchi inizino a colpire dall’interno Captain America che si ritrova fuggitivo insieme a Vedova Nera. Come se non bastasse, direttamente dagli anni ’40, special guest l’Hydra. Captain America dovrà cosi combattere contro una specie di Adam Kadmon con tanto di protesi e follia omicida alla Oscar Pistorius.
Rispetto al primo capitolo, forse tra i più sfigatini nell’esordio Marvel, Il Soldato d’Inverno ha ingranato decisamente la marcia giusta, ma non è una novità celebrare le pellicole dedicate ai supereroi tanto cari a Stan Lee. Inizio a pensare che non arriverà mai il giorno in cui Walt Disney sbaglierà un film. Il lungometraggio diretto dai poco noti Anthony e Joe Russo è un mix tra il giusto livello d’azione, thriller ad alta tensione e supereroi. Soprattutto, Captain America Il Soldato di Inverno è un tassello dell’universo Marvel piazzato con molta intelligenza. E’ quella che, si è una storia a se stante, ma anche di passaggio, un pezzo che andrà sapientemente a comporre il puzzle finale.
Marvel durante le sue famose “fasi” (questa è la seconda) continua a sfornare compiti in classe con voti tra il 7 e 8 poi, una volta ogni 3 anni, arriva preparata all’esamone e si becca un bel 10 con tanto di Avengers. L’unico svantaggio è il rischio di non dare il giusto spazio ai personaggi, in questo caso ad esempio, il soldato d’inverno di cui si parla, sembrava dal trailer che dovesse entrare nella top 10 dei cattivi più fighi degli ultimi anni, invece rimane solo il contorno di una buona seconda portata, lasciato lì, nel caso servisse più avanti (insomma, poco purè ma tanto arrosto).
Captain America è lo stesso capace Chris Evans che avevamo lasciato nei Vendicatori, gonfio come un tacchino, “pesante” nei moralismi come un testimone di Geova e bravo ragazzo (ma non troppo) sulla moto senza casco. Non essendo divertente e ironico quanto gli altri suoi colleghi, è bastato inserire il personaggio di Falcon (Anthony Mackie – Pain & Gain, The Hurt Locker), una specie di Silve Hawk (Ricordate i Falchi d’Argento?) con la battuta facile.
Oltre all’attillatissima Vedova Nera (Scarlett Johansson – Lei, Lost In Translation), anche il longevo Samuel L Jackson che si lancia in battute da metacinema tarantiniano ed una new entry, i capelli tinti di Robert Redford, nei panni del capo supremo dello S.H.I.E-L.D., per lo più impegnato a fare riunioni con il nonno di Marissa Cooper ed il cinese soggetto ad estradizione forzata ne Il Cavaliere Oscuro. Captain America Il Soldato d’Inverno è un altro centro in casa Marvel, lascia da parte per un attimo le galassie colme di fantascienza a favore di un’azione più vera, a mani nude, alla Steven Segal (magro).
COSA HO IMPARATO (ATTENZIONE SPOILER)
-A Captain America dovrebbero fare lo scudo casual
-Anche ad un supereroe si scompigliano i capelli con il caschetto
-Da come usa lo scudo, Cap al college sarà stato campione mondiale di Beer Pong
-Praticamente i dati in possesso dell’Hydra sono gli stessi che possiede Zuckerberg
Titolo: Captain America Il Soldato d’Inverno (Captain America The Winter Soldier) USA 2014
Regia: Anthony Russo e Joe Russo
Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely, Ed Brubaker, Joe Simon, Jack Kirby
Interpreti: Chris Evans, Frank Grillo, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Samuel L. Jackson, Robert Redford, Anthony Mackie
Distribuzione: Walt Disney Marvel
Durata: 2h 16′
Sito: http://marvel.com/
Facebook: https://www.facebook.com/CaptainAmerica?fref=ts
Twitter: https://twitter.com/CaptAmericaIT
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